Rebecca J. Nattsyu
FINE ARTS
Traditional Art
PAINTINGS, DRAWINGS & SURREAL ARTS
In questa galleria è presente una selezione di opere realizzate con tecniche tradizionali, dal disegno alla pittura ad olio, e su supporti tradizionali, (tela, carta, legno). Ogni opera originale è un pezzo unico, realizzato a mano e non replicabile. Le opere presentate sono state realizzate in tempi diversi. Le serie più recenti saranno mostrate sempre in primo piano.
In this gallery you find a selection of works made with traditional techniques, from drawing to oil painting on traditional supports (canvas, paper, wood). Each original work is a unique, handmade and non-replicable piece. The works presented were made at different times. The most recent series will always be displayed in the foreground.
IN PRIMO PIANO - HIGHLIGHTS
Serie "Botanihuman", anno 2023
Esposta presso Numm Art di Casale Monferrato.
"Le piante osservano silenziosamente la realtà dai loro piedistalli: sradicate dal loro ambiente naturale si interfacciano a quello casalingo, modificando il loro sguardo e la loro essenza per adeguarsi a ciò che le circonda, e le loro forme, costrette e ricorrette, finiscono per riflettere le incongruenze dei desideri dell’umano, dei suoi vizi e delle sue mancanze.
Attraverso la cura, però, anche l’umano modifica la propria sensibilità e infine riesce a percepire la delicatezza e la sensibilità fisica delle piante che lo circondano: il flusso della linfa che prosegue anche reciso il fiore, un attimo prima che questo appassisca e muoia, così come la meraviglia di una germinazione improvvisa che spalanca lo sguardo alla vita. Di fronte a una simile testardaggine del vivere, che l’uomo non può fare a meno di associare a sentimenti conosciuti e già vissuti, e alla continua vicinanza, si crea il rapporto empatico che lacera il velo che ci dipinge come entità solitarie, mostrando una realtà ben più complessa di interconnessioni che lega tutti al tutto."
Series "Botanihuman", 2023
On display at Numm Art Gallery, Casale Monferrato (Italy).
"Plants silently observe reality from their pedestals: uprooted from their natural environment, they interface with the domestic one, modifying their gaze and their essence to adapt to what surrounds them. Their forms, forced and corrected, end up reflecting the inconsistencies of the desires of the human, of his vices and his shortcomings. Through care, however, even the human modifies his sensitivity and finally manages to perceive the delicacy and physical sensitivity of the plants that surround him: the flow of sap that continues even cut off the flower, a moment before it withers and dies, as well as the wonder of a sudden germination that opens its gaze to life. In front of such a stubbornness of life, which man cannot help but associate with feelings known and already experienced, through this continuous closeness an empathic relationship is created, tearing the veil that paints us as solitary entities and showing a much more complex reality of interconnections that binds everyone to the whole."